evento settembre 2008 - CAVALLI E CARROZZE CHE PASSIONE!!!

Vai ai contenuti

Menu principale:

evento settembre 2008

MESTIERI DELLA MEMORIA

antichi mestieri ad Ivrea a cura di Cecilia

Mestieri della memoria: alla (ri)scoperta dell’«Olivettianità» perduta A cura di Federico Bona

Rumori, odori, colori e sapori della cultura Olivettiana sono tornati a rivivere a Ivrea in occasione del “Mestieri della memoria”, che quest’anno sono stati dedicati proprio alla ricorrenza del centenario della nascita dell’azienda nella quale per decenni si è identificato il territorio.

Può sembrare strano “festeggiare” un lutto eppure… a Ivrea c’è tanta voglia di ricordare “i bei tempi della Olivetti”. Lo hanno dimostrato i tanti che si sono succeduti in piazza Ottinetti, dove i macchinari sono tornati a lavorare per qualche ora, in piazza Borgoglio, dove è stata ricostruita una linea di verniciatura della “Lettera 22”, e soprattutto in piazza Ferrando dove, proprio come avveniva in mensa, ci si è messi in coda per prendere il vassoio, trovar un posto libero a tavola e mangiare in compagnia.

Tutti a bocca aperta, poi, di fronte alla splendida realizzazione dei maestri di Sangemini che hanno realizzato una spettacolare “infiorata” trasformando piazza di città nella riproduzione di un immenso poter d’epoca della Olivetti. Il tutto con fiori, petali e polvere di fiori secchi. Ore e ore di lavoro per un capolavoro effimero, che non potrà essere conservato se non nella memoria e nelle migliaia di fotografie che sono state scattate per immortalare il capolavoro.

I “Mestieri 2008” hanno attirato a Ivrea una moltitudine di pubblico: «Ed se è il pubblico a decretare il successo di una manifestazione, come io sono convinto che sia – commentava a sera Elvio Gambone, “deus ex machina” dell’organizzazione -, allora i Mestieri di quest’anno sono stati un immenso successo». Non è mancata qualche critica: troppo “contorno” per una rievocazione solo olivettiana, oppure troppi pochi “mestieri” a legare gli spazi dove rivivevano le vestigia del’azienda di Camillo e Adriano.

Torna ai contenuti | Torna al menu