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17 apr 2008 18.14.00

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cavalli e carrozze che passione!!!

 

Gli attacchi sportivi 

La disciplina degli attacchi sportivi, si può paragonare alle tre classiche prove del completo montato; la prova di dressage (addestramento), la prova di campagna con ostacoli fissi che in questo caso si chiama maratona, ed il percorso ad ostacoli mobili (coni).

 

Il dressage consiste nello svolgimento una serie di figure  prestabilite eseguite alle andature naturali del cavallo,  passo , trotto  di lavoro ed allungato e da un anno a questa parte per i singoli , il  galoppo , dette “testo”, che ha luogo in un rettangolo delimitato, di 40m. x 100 m., alla presenza di uno, tre o cinque giudici.

 

 

Ogni categoria, singoli, pariglie, tiri a 4 e tandem, ha un proprio testo specifico, inoltre esistono testi per i vari gradi di addestramento, sia dei cavalli che dei guidatori. La stesura dei testi è ideata, studiata e sperimentata sul campo da un gruppo di esperti, giudici e guidatori, designati dalla  Federazione Equestre Internazionale (FEI) che  ratifica il testo e lo rende ufficiale.

Le federazioni nazionali hanno facoltà di apportare qualche modifica nell’esecuzione, solo per i concorsi nazionali.

 

La maratona prevede attualmente tre fasi A, D, E. La lunghezza e la velocità delle fasi variano a seconda delle categorie, dei gradi di addestramento e dell’utilizzo di cavalli o pony.

La fase A è una fase di regolarità ad andatura libera. Concede un tempo massimo e uno minimo di svolgimento, calcolato in base alla lunghezza ed alla velocità con una finestra di due minuti. L’arrivo ritardato o anticipato comporta penalità.

La fase D, si svolge al passo a velocità stabilita in base alla stazza del cavallo/pony e alla natura del terreno; in genere è 7 km/h. per i cavalli e 6 km/h. per i pony. In questa fase non esiste la finestra per l’anticipo, le penalità scattano al superamento del tempo massimo, altre penalità sono comminate al cavallo che trotta o trottigna per più di 5 secondi consecutivi.

Al termine della fase del passo c’è una pausa di 10 minuti, durante la quale il veterinario del concorso controlla lo stato di salute dei cavalli alla presenza di un giudice , si rinfrescano i cavalli e si possono praticare gli interventi necessari ad affrontare l’ultimo sforzo.

 La fase E prevede un numero massimo di 8 ostacoli che possono essere costituiti da elementi naturali oppure essere realizzati con tronchi, pali, o altri elementi inamovibili. Gli ostacoli possono avere un massimo di sei porte ciascuno, contrassegnate dalle lettere dell’alfabeto, la cui direzione di percorrimento è indicata dal colore rosso a destra e bianco a sinistra. Gli ostacoli fissi possono presentare elementi rovesciabili sotto forma di palline appoggiate alla sommità dei pali, od asticelle di legno applicate con il velcro sul fianco del palo, i quali portano penalità se abbattuti.

 

La prova ad ostacoli mobili consiste in un percorso numerato con un massimo di 20 porte. I coni sormontati da una pallina ciascuno, sono posti a distanza di 20 cm. più larghi della carreggiata dell’attacco, 30 cm. per in patentati di grado minore. La carreggiata della carrozza  deve avere una dimensione minima obbligatoria per ciascuna categoria, singoli, pariglie tiri a 4 , cavalli e pony.

Il percorso può presentare opzioni di porte multiple.

Il tempo massimo consentito è calcolato in base alla lunghezza misurata e ancora una volta dalla categoria che lo praticherà, le  penalità per gli abbattimenti sono di  3 punti.

   

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I concorsi possono svolgersi  con modalità diverse:

Completo.

Svolgimento in tre giorni: una prova al giorno nel seguente ordine:  dressage, maratona, ostacoli mobili.

Svolgimento in due giorni : primo giorno, dressage e coni, secondo giorno,  maratona.

 

Derby : prova ad ostacoli mobili con l’inserimento di tre ostacoli fissi la cui numerazione è consecutiva a quella dei coni ( es: porte nn.1,2,3, ostacolo fisso n.4, porte nn.5,6,7,8ecc..)

 

Combinata : prova di dressage, seguita dalla prova ad ostacoli mobili. Può svolgersi con una pausa tra le due prove oppure consecutivamente con un breve passaggio in campo prova coni.

 

I concorsi nazionali sono regolamentati dall’apposito regolamento Fise, il quale si rifà in varie parti al regolamento internazionale FEI che è adottato in tutte le competizioni internazionali .

E’ buona norma e regola essere a conoscenza dei regolamenti in modo da non incorrere in errori facilmente evitabili.

 

La tradizione:

 

I concorsi di tradizione si possono dividere in due categorie, la tradizione e l’eleganza.

 

Per quanto riguarda i concorsi di eleganza,si svolgono unicamente con carrozze d’epoca ed originali. La presentazione deve avvenire con  cavalli, finimenti guidatori, groom e passeggeri ove consentito, rigorosamente in tenuta adeguata all’attacco, così come devono essere adeguati la frusta e gli eventuali accessori. La valutazione avviene ad attacco fermo, dove i punti spora citati, vengono giudicati dapprima singolarmente, poi nel loro insieme per il voto finale che comprende anche la pulizia dell’attacco intero. Alla presentazione può seguire una prova pratica di movimento ed una prova di figure atte a valutare l’utilizzo dell’attacco.

   

 

Nei concorsi di tradizione è consentito l’utilizzo di repliche moderne degli antichi mezzi purchè esse siano fedeli in ogni loro parte.

La tradizione comprende tre prove.

La presentazione avviene con le stesse modalità del concorso di eleganza e richiede la stessa accuratezza.

La seconda prova è una prova di regolarità, adeguata alle esigenze dei mezzi utilizzati e si svolge secondo una lunghezza ( massimo 15 km. ) e un’andatura stabilite, generalmente su strade sterrate e comunque  in percorsi privi di insidie. La prova comprende un massimo di 5 ostacoli, che possono consistere nell’esecuzione di  manovre, quali la retromarcia ad esempio, oppure in passaggi disagevoli, come potrebbe essere l’attraversamento di un ponte rumoroso. Il mancato superamento degli ostacoli comporta penalità.

La terza prova è il percorso ad ostacoli mobili simile a quello degli attacchi sportivi ma un po’ più agevole e con le porte più larghe.

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Il tiro pesante.

 

Poche parole per una categoria che in Italia è poco praticata. Eppure i cavalli da tiro pesante sono stati i trattori e i tir di una volta e il loro utilizzo era la vita di molte persone.

Esiste comunque una regolamentazione anche per le prove di tiro.

I concorsi possono svolgersi con un massimo di tre prove: le tre classiche prove degli attacchi agonistici, maratona, dressage e ostacoli mobili, oppure la prova di tiro che avviene con una grossa slitta caricata con pesi adeguati alla stazza del cavallo, ed ancora l’addestramento alla voce che consiste nell’esecuzione dei comandi vocali impartiti dal conduttore che in questo caso non utilizza le redini, infine il traino del tronco.

In altri paesi questi giganti,  oltre alle tipiche prove da lavoro, sono protagonisti di manifestazioni  durante le quali vengono valutati gli attacchi come nella presentazione e dove c’è lo sfoggio di magnifici carri e di finimenti impeccabili, di criniere intrecciate, di fieri guidatori di altrettanto fieri equini.

    

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