La città dei cavalli  - Ivrea, San Savino, la Fiera 2008

 

Mancano pochi giorni ormai, all’inizio della manifestazione,  da venerdì 4 a lunedì 7 luglio si celebrerà la festa patronale.

Il rapporto di San Savino con Ivrea inizia nel 956, quando il duca di Spoleto, Corrado, figlio del marchese Berengario, per scampare ad una terribile pestilenza fuggì nelle terre paterne portando con sé le reliquie di San Savino, ritenendo così di proteggere Ivrea dall’epidemia.

All’origine della venerazione dei fedeli eporediesi sta poi il fatto che una volta giunte nella nostre città, le spoglie di San Savino avrebbero incominciato a dispensar miracoli.

Ancor più antica è la tradizione che lega il cavallo alla nostra città, a tutti gli abitanti di Ivrea è capitato almeno una volta di sorridere per lo stupore che immancabilmente genera il termine “Eporediesi” in chi non sa che con tale termine si designano appunto gli stessi abitanti.

L’antico nome che fu assegnato dai Romani alla nostra città lo dobbiamo proprio ai cavalli: il nome Eporedia sarebbe composto dall’unione della parola “epo”, analoga a “ippos”,  e cioè cavallo in greco, e della voce gallica “reda” che significa carro.

Il nome Eporedia può quindi  essere interpretato come “carro trainato dai cavalli , e per estensione inteso come stazione di carri equestri.

Non dobbiamo dimenticare infatti, che il ruolo di stazione di scambio per i cavalli da traino è stata per secoli la caratteristica principale della città essendo essa collocata sulla strada delle Gallie che a suo tempo collegava Vercelli ad Aosta.

Un esempio su tutti quello rappresentato dalle notizie riguardanti la regione di Stallabia, situata nella zona della strada statale per Viverone, poco prima delle carceri, e utilizzata in epoca romana come vera e propria “stazione di servizio con alloggi per i conducenti, stalle per i cavalli, magazzini di viveri e depositi di materiale”.

Inoltre ricordiamo i  fasti di Ivrea e di quando la città era uno dei centri più forniti di collegamenti con Torino, capitale del Ducato di Savoia prima e del Regno di Sardegna poi:

“le diligenze per Torino partivano da Piazza di Città, davanti all’attuale Caffè Roma, svoltavano in Via Arduino per poi passare in Piazza Maretta, oltrepassavano la Dora sul Ponte Vecchio e poi uscivano da Porta Torino”.

Possiamo quindi affermare che Ivrea e tutto il territorio circostante sono da sempre votati a una cultura equestre che per nostra fortuna ha lasciato tracce importanti nel sapere, nelle tradizioni e nelle attivita’ che alcuni artigiani proseguono con una maestria che non conosce uguali a livello internazionale.

L’abilità e la passione nell’allevamento e nella cura dei cavalli sono arrivati a noi attraverso i millenni, e oggi si offrono alla nostra ammirazione in occasioni particolari come Carnevale e durante la Fiera di San Savino.

Il venerdi precedente la fiera, le vie del centro storico assumono il colore e l’atmosfera  sottratti a uno scenario da favola, grazie all’incanto evocato dalla sfilata di carrozze d’epoca, dove, al calar della sera il silenzio viene interrotto dal rumore degli zoccoli sui cubetti di porfido.

Bene amici, a san Savino i nostri “Cavallanti” mostrano l’altra faccia del mestiere. A carnevale la dimostrazione di forza, potenza, resistenza e tanto coraggio; a san Savino invece mostrano il loro lato composto ed elegante, esibiscono la bellezza dei loro cavalli, la delicatezza dei movimenti, gli abiti d’epoca la raffinatezza dei modi.

Ogni anno prendono parte a questa sfilata un numero sempre maggiore di attacchi, lo scorso anno abbiamo superato gli 80!!!!

Per vedere tutto questo vi aspettiamo venerdì 4 luglio alle ore 21.00.

 

   

  

 

Sabato 5 luglio giornata dedicata ai piu’ piccini, alle ore 10.00 per tutto il giorno “TRENINO” per le vie del centro storico, ore 15.30 battesimo della sella con i Ponies per brevi cavalcate. La sera invece appuntamento enogastronomico con degustazione di piatti e vini tipici del Canavese e alle ore 22:45 grande spettacolo pirotecnico.

 

Domenica 6 luglio invece la grande Fiera equina rappresentata da una giornata in cui quasi per incanto un’antica tradizione torna a vivere in tutta la sua forza, riproponendo i suoi riti e le sue emozioni forti, le contestazioni, la gioia  per la vittoria.

Nelle vie e nelle piazze cittadine esposizione di macchine agricole, commercio su aree pubbliche, oasi dei prodotti tipici e mercatino organizzato dai commercianti.

La Fiera dei cavalli viene aperta alle ora 9.30 del mattino e da quel momento iniziano ad essere formulati i giudizi, sulla piazza del Rondolino vengono delimitate tre aree, presso le quali le Giurie visionano i soggetti presentati.

Bisogna essere lì in quella piazza, per comprendere il legame che unisce uomini, donne e animali in questa giornata di sfida e orgoglio. Le giurie hanno un compito davvero difficile, da seguire con il massimo scrupolo per diverse ore.

Il regolamento prevede che nei limiti del possibile si faccia corrispondere una categoria di cavalli per ogni razza presentata. Ogni categoria di cavalli darà origine ad una classifica e a un primo classificato che potrà poi concorrere per il “Best in Show”.

        

Lunedì 7 luglio è il giorno in cui Ivrea celebra il suo Santo Patrono quindi alle ora 10.00 Solenne Processione con l’urna di San Savino a seguire la Santa Messa celebrata in Duomo da S.E. Monsignor Arrigo Miglio, Vescovo di Ivrea, con la partecipazione delle autorità cittadine, dei Priori dei quartieri e del coro Alpino Eporediese.

 

 

 

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cavalli e carrozze che passione!!!

IVREA FIERA DI SAN SAVINO

4 -7 LUGLIO 2008

 

 

 

 

 

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